In ambito domestico vince la comunicazione interpersonale: le comunità sarebbero al quarto posto nella graduatoria dei servizi on line preferiti
Roma, 28 gen. - (Adnkronos) - In Italia si stimano attivi 2,7 milioni di forum, 1,7 milioni di chat, 800mila community e 28mila newsgroup. Lo rileva l'Eurispes nel ''Rapporto Italia 2005'',
sottolineando che i dati relativi al primo semestre del 2003 evidenziano come gli utenti di Internet nel nostro Paese, nonostante il ritardo rispetto al contesto internazionale, siano in continuo aumento, passati da 11.927.701 nel 2001 a 13.808.160 nel 2002 a ben 14.036.462 nel 2003.
In ambito domestico l'utilizzo principale di Internet è proprio la comunicazione interpersonale. Le comunità sarebbero al quarto posto nella graduatoria dei servizi on line preferiti, e in questo l'Italia si collocherebbe al di sopra rispetto alla media dei paesi europei. Circa il 37% dei navigatori italiani sarebbe utente di chat; fra questi circa i tre quarti sono uomini.
I portali comunitari permettono a tutti di costruire nuovi spazi di aggregazione on line mettendo a disposizione degli utenti chat e forum gratuiti. Le varie comunità virtuali si presentano in modi diversi fra loro: mailing list, attualmente ne esistono più di 70 mila, con una media di circa 250 iscritti in Italia; usenet, newsgroup e forum di discussione; chat; Bbs; Mud. Una delle forme più recenti di comunità virtuale si sviluppa a partire dei cosiddetti Blog che rappresentano canali di informazione alternativa e libera. Circa 5 milioni di persone nel mondo pubblicano su un Blog.
Ma il fenomeno, nonostante caratteristiche e potenzialità positive, rischia di sfuggire a ogni controllo. Non vanno dimenticati, in particolare, i casi di dipendenza: Cyber relationship addiction ossia la tendenza a prediligere rapporti affettivi virtuali piuttosto che le relazioni familiari e sociali reali e Muds addiction che riguarda soprattutto gli adolescenti, è la dipendenza dai giochi di ruolo on line in cui esiste il rischio della depersonalizzazione.
