
Internet, crescono il razzismo e la violenza in rete
Data: Sabato, 05 giugno Argomento: Internet
Il monitoraggio in 15 Paesi differenti: solamente a gennaio sono aumentati del 26% i siti web che istigano all'odio
Roma, 5 giu. (Adnkronos Multimedia) - Crescono il razzismo e la violenza in rete. Nel solo mese di gennaio e' stato registrato un aumento dei siti web che istigano all'odio verso musulmani, ebrei, omosessuali, afroamericani e americani del 26%, la stessa percentuale che era stata rilevata in tutto l'arco del 2003. In quattro anni, il numero di questi siti, compresi quelli in cui sono pubblicate immagini violente, e' addirittura quadruplicato passando a 2.756 website del 2000 ai 10.926 dell'aprile scorso, il 300% in piu'. E' il Global Content Team SurfControl a presentare una ricerca effettuata da esperti di quindici Paesi di tutto il mondo, controllando lo sviluppo delle pagine web presenti nella rete internet. Per alcuni siti gia' monitorati da tempo, si parla addirittura di un ampliamento della varieta' dei propri contenuti in modo scioccante o addirittura curioso. In alcuni di questi infatti sono pubblicate foto e immagini di essere umani morti e mutilati, mentre un sito che inneggia alla supremazia dei bianchi ha attivato una pagina di appuntamenti per single bianchi alla ricerca di partner, nonche' una pagina in cui viene offerta una borsa di studio di 1.000 dollari a giovani alunni attivisti che sapranno redarre il miglior saggio sulle 'soluzioni pratiche perseguibili' contro coloro che non sono bianchi. I risultati della ricerca sono stati presentatati poco tempo dopo l'annuncio dell'FBI di aver incrementato il controllo dei siti web di gruppi inneggianti all'odio, in seguito alla condanna di un razzista bianco con l'accusa di istigazione all'omicidio di un giudice.
''Abbiamo iniziato a notare una convergenza tra i siti che promuovono la violenza e quelli che istigano all'odio'', ha affermato in una nota Susan Larson, vicepresidente del settore Global Content SurfControl. ''Monitoriamo i siti web e registriamo ogni genere di contenuto, dalla sola espressione di opinioni forti all'utilizzo di linguaggio a sfondo ostile, fino all'incitamento all'odio o alle minacce di violenza poco velate''. Larson ha spiegato che alcuni eventi salienti, come ad esempio la condanna espressa per il matrimonio di coppie omosessuali oppure la prima del film 'The Passion of the Christ' di Mel Gibson che hanno avuto una vasta eco, hanno fatto innalzare il numero di siti a sfondo politico o religioso in cui venivano esposti punti di vista estremisti. In alcuni nuovi siti, ad esempio, il film di Gibson viene utilizzato come trampolino di lancio per esprimere avversione verso i gruppi religiosi non di matrice cristiana. In un sito, l'episodio di un omosessuale brutalmente assassinato viene descritto come moralmente giustificabile, mentre in un altro sito antisemita vengono presi di mira personaggi politici nazionali, tra cui il presidente George W. Bush, definito tra l'altro 'mafioso ebraico'. ''Questi siti -prosegue Larson- sembrano riflettere una crescente tolleranza per un comportamento antisociale e una polarizzazione dell'opinione pubblica religiosa e politica che attrae determinati elementi della popolazione statunitense, i quali condividono il fascino per le visioni estremiste".
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