L'Associazione Italiana Internet Provider: ''E' ingiustificato un prelievo fiscale su un settore per favorirne un altro''
Roma, 29 ott. (Ign) - ''E' ingiustificato un prelievo fiscale su un settore, peraltro centrale per lo sviluppo del Paese come quello delle comunicazioni, per favorirne un altro''. L'AIIP, Associazione Italiana Internet Provider, commenta così l'emendamento in discussione al Senato presentato dal senatore Eufemi dell'UDC che promuove lo sviluppo delle attività cinematografiche e dello spettacolo attraverso prelievi fiscali ''operati in relazione al fatturato" dei provider, derivante dai canoni di abbonamento per le connessioni a banda larga. In sostanza, l’emendamento propone che il governo, entro 18 mesi dall’entrata in vigore della legge Finanziaria, abbia facoltà di modificare e integrare la disciplina del prelievo fiscale.
Per trovare le risorse da destinare al Cinema e allo Spettacolo, il Sen. Eufemi propone di tassare altri comparti, ovvero i broadcaster nazionali e l’esercizio cinematografico, tassando il loro fatturato pubblicitario, le tv a pagamento, tassando il fatturato derivante dagli abbonamenti, l’Home Video, l’Internet Providing, e la telefonia mobile, tassando il fatturato derivante dallo sfruttamento di prodotti cinematografici e audiovisivi. ''Siamo certi che lo scopo dell’estensore dell'emendamento fosse un altro rispetto a un mero trasferimento di risorse da un settore economico a un altro'', recita una nota dell'AIIP. Ad esempio, si legge ancora, ''permettere ai proventi generati dallo sfruttamento dei diritti del cinema di essere distribuiti più equamente a favore dello sviluppo dell'intero settore''. Secondo l'associazione, però, ''questo intento traspare nei confronti degli operatori di telefonia cellulare per i quali viene previsto che il prelievo debba essere in relazione al loro fatturato. Ma, afferma la nota, ''questa specificità non viene prevista per il settore Internet''. ''Il prelievo - si spiega - verrebbe a pesare su operatori che già vedono i loro margini assottigliarsi per effetto della riduzione dei costi al dettaglio della larga banda non accompagnati da una riduzione dei relativi costi all'ingrosso da parte di Telecom Italia''.
Fonte IGN