L'azione dopo diverse segnalazioni dei clienti a proposito di messaggi commerciali indesiderati nelle loro e-mail
Milano, 7 feb. (Adnkronos) - Microsoft ha depositato oggi presso il tribunale di Torino un atto di citazione per spamming nei confronti di un presunto spammer di nome W.R..
L'azione civile è stata avviata da Microsoft in seguito a diverse segnalazioni ricevute dai propri clienti a proposito di messaggi commerciali indesiderati pervenuti nelle loro caselle di posta elettronica. Ulteriori verifiche hanno permesso di identificare W.R. come responsabile dell'invio di e-mail senza il relativo consenso dei destinatari.
Lo spamming non è legale secondo la legge italiana. In particolare, la normativa vigente nel nostro Paese vieta l'invio di comunicazioni commerciali e promozionali mediante posta elettronica senza il consenso espresso del destinatario del messaggio o camuffando o celando l'identità del mittente. Recenti indagini dimostrano come circa i tre quarti della posta elettronica ricevuta oggi siano rappresentati da spamming, intasando le reti e causando a consumatori e aziende in tutto il mondo una perdita di tempo, soldi e risorse.
Circa un anno fa, il presunto spammer aveva raccolto l'invito a mettere fine all'invio di posta indesiderata, sottoscrivendo un impegno con Microsoft. Tuttavia, dopo alcuni mesi, W.R. ha ripreso questa sua attività contravvenendo ai termini di utilizzo sottoscritti con i diversi Isp. Successivi tentativi di contattarlo hanno avuto esito negativo.