| | » Ecco le abitudini dei giovani navigatori in GB | |
Milano - 20 ottobre 2003 - Secondo la ricerca, "Children on the Internet - more opportunities, still some risk", basata su un campione di ragazzi tra i 9 e i 19 anni, è necessario un maggior impegno, da parte di istituzioni scolastiche e genitori, nell'incoraggiare i bambini a esplorare, in rete, percorsi "alternativi" ma maggiormente edificanti ai fini della loro formazione culturale. Le esperienze nel Web da parte dei ragazzi si limitano, infatti, a canali di intrattenimento e giochi quali chat, certamente importanti per stimolare la comunicazione ma limitanti pensando al potenziale di conoscenza che offre Internet.
La partecipazione, da parte dei ragazzi, a canali di discussione sulle tematiche quotidiane, la costruzione di spazi Web personali, potrebbe contribuire ad un utilizzo del mezzo più creativo e più fruttuoso per la loro formazione. L'autore della ricerca, la Professoressa Sonia Livingstone, afferma che "i giovani sono ancora relativamente acritici verso il Web e non ne comprendono i possibili rischi derivanti da un'uso non consapevole". Importante, continua la Livingstone, soprattutto per i più giovani, l'apporto dei genitori durante la conoscenza di percorsi Internet, visto in un'ottica di "esperienza condivisa". I ricercatori della LSE hanno basato la ricerca su 14 gruppi di giovani navigatori di età compresa tra i 9 e i 19 anni.
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